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Scrivendo sulla spiaggia

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Immagine del redattoreEva Rossi - Ishvari

Meditazione per trasformare le emozioni

Aggiornamento: 5 feb



Emozioni meglio viverle o nasconderle?

E perchè a volte emozioni vecchie legate al passato sono così ancora tanto presenti e ci bloccano nel nostro cammino di vita?


Ognuno di noi prova e sperimenta emozioni più o meno forti, più o meno positive o

negative, a seconda di quelle che nello yoga vengono chiamate Vritti o tendenze mentali, o propensioni psico-fisiche, che danno alla mente la possibilità di esprimere una varietà di sentimenti ed emozioni.




Le emozioni anche le più negative contengono una grande quantità di energia e ci aiutano a capire chi siamo. Diventare sempre più consapevoli dei nostri stati emotivi ci permette di avere una vita migliore. Avere comprensione di come ci comportiamo e di come reagiamo ci permette di vedere in quale direzione stiamo andando. 


Quando abbiamo stimoli di piacere o dolore o frustrazione o minaccia reagiamo spontaneamente con le emozioni, ma è diventare consapevoli di come reagiamo che ci permette di cambiare la nostra vita. 


E’ bene permettersi di vivere uno stato di dolore o tristezza o gioia perchè questo  ci aiuterà a non nascondere quelle emozioni o far si che rimangano intrappolate.


Eh si le emozioni possono rimanere nascoste e intrappolate anche per molto tempo dentro di noi e precisamente vengono immagazzinate nelle nostre cellule. Quando il nostro cervello non riesce a elaborare uno stress molto forte lo passa al corpo dove si somatizza.




La reazione emozionale è normale ma quando non riusciamo a gestirla o si ripete nel tempo diventa un trauma.

Il trauma avviene quando reagiamo a degli stimoli (anche piccoli e ripetuti ) ma poi non riusciamo più a tornare al nostro stato precedente. Questo crea il trauma e intrappola le emozioni a livello corporeo. In quel punto del corpo una gran quantità di energia rimane bloccata e anche altre energie del corpo rimangono lì per proteggere questa zona che è fragile. Così possiamo ritrovarci stanchi e senza energia, anche se in realtà è solo bloccata.



Allora se vogliamo migliorare la nostra vita come facciamo a trasformare e liberare queste emozioni che rimangono intrappolate nel corpo, nel tessuto miofasciale e recuperare libertà ed energia?


Oltre che affidarci a terapeuti somatici possiamo aiutarci anche da soli con un pò di ascolto e presenza.


Visto che rimangono intrappolate nel corpo dobbiamo partire dal corpo! Ad esempio le asana dello Yoga ci aiutano a liberare i tessuti, a massaggiare gli organi e praticando costantemente possiamo liberarci anche di queste emozioni intrappolate, così come la meditazione.


Io trovo fantastica una pratica di meditazione che ci aiuta ad ascoltare le emozioni solo attraverso le sensazioni corporee. Ho conosciuto questa pratica quando studiavo Biodinamica Craniosacrale e da allora l’ho sempre utilizzata. 



Il "felt sense", o sensazione sentita è un termine coniato da Eugene Gendlin, è un'esperienza basata sul corpo, una conoscenza corporea. Gendlin lo descrive come "un'esperienza non mentale ma fisica".  Una consapevolezza corporea di una situazione, di una persona o di un evento". 


Secondo Peter Levine, il creatore dell'Esperienza Somatica, il sentire è come attingere a un flusso che vi connette con l'ambiente e vi porta al presente. Concentrandosi sulle sensazioni fisiche e sulla connessione con l'ambiente (ad esempio, sentendo il pavimento sotto i piedi), si può diventare radicati e presenti nel proprio corpo.


Questa è una pratica di presenza e ascolto che ci aiuta ad avere una sensazione/esperienza  corporea di stato emotivo. 

Relazionarci alle emozioni solo attraverso la psiche non ci aiuta a risolverle e trasformarle, le emozioni hanno un potenziale energetico che rimane inerte e intrappolato se non è risolto, nei nostri tessuti.


Rimanendo con la sensazione fisica associata all'emozione, possiamo seguire come le cose cambiano e studiare con curiosità ciò che sostiene la regolazione.

Impegnandoci in questo processo nel tempo e con una varietà di emozioni e sensazioni, si costruisce la propria capacità di autoregolazione. La nostra capacità di autoregolazione è ciò che ci permette di agire da un luogo di potere, piuttosto che da un luogo reattivo. 


Quando praticarla


Si può praticare in qualsiasi momento del giorno e anche la sera prima di andare a dormire, per liberarsi di impressioni rimaste da fatti che durante la giornata ci hanno fatto provare emozioni forti e fare un pò di pulizia emozionale per dormire meglio, Oppure si può utilizzare per trasformare emozioni intrappolate di lunga durata (in questo caso sarà da ripetere più volte, aspettando che questa sensazione corporea cambi o si trasformi fino a sciogliersi, dandole il tempo e la cura di cui ha bisogno).


Benefici


  1. Diventare consapevoli delle nostre emozioni consapevoli delle nostre emozioni. Questo nel tempo ci aiuterà a conoscerci sempre di più e a essere più presenti alle nostre emozioni, così da poterle vivere senza esserne travolti.

  2. Aumentare la nostra presenza. Questo è l’ingrediente fondamentale per capire e trasformare la nostra vita, capire quali sono i nostri reali bisogni!

  3. Trasformare le emozioni. Le emozioni sono un potenziale energetico enorme, trasformandole avremo un sacco di energia a disposizione per i nostri progetti e la nostra vita!


Ora trova un luogo tranquillo dove puoi stare qualche minuto senza disturbi e ascolta la meditazione



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