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Immagine del redattoreMartina Chalier

Le torsioni nello Yoga


Le torsioni

Le prime asana sviluppate secondo la tradizione yoga sono state le torsioni in quanto erano particolarmente adatte a smuovere un corpo che era stato seduto in meditazione per molto tempo. Per torsioni si intendono tutte quelle posizioni che implicano un avvitamento della spina dorsale lungo il suo asse che va dal coccige al cranio.




Purificano l’organismo, migliorano le funzioni digestive e la mobilità della colonna vertebrale, riducono lo stress, potenziano la nostra energia ,alleviano il mal di schiena e gli stati di tensione emotiva.




Ogni volta che eseguiamo le torsioni i nostri organi interni vengono strizzati tramite questa azione, spingendo fuori il sangue pieno di sottoprodotti metabolici e tossine, quando poi rilasciamo la torsione, il sangue fresco fluisce, trasportando ossigeno e gli elementi costitutivi per la guarigione dei tessuti. Questo costituisce un vero e proprio lavaggio dei tessuti e detossificazione l'organismo. La compressione aiuta inoltre ad eliminare anche le impurità e i gas intrappolati nell’apparato digerente.



La spina dorsale, avvitandosi, si accorcia comprimendo i dischi intervertebrali, i cuscinetti su cui poggiano e su cui si muovono. Questo schiacciamento, se fatto nel giusto modo, è estremamente salutare per i dischi permettendogli di assorbire le sostanze nutritive e di espellere sostanze di scarto.


Le torsioni imposte alla colonna vertebrale e a tutto il tronco esercitano i muscoli, rendono la colonna più flessibile e stimolano i nervi spinali. Grazie ad esse il tessuto connettivo intorno alla spina dorsale si libera, le fibre muscolari possono quindi scorrere meglio l’una sull’altra acquisendo mobilità. In torsione tonifichiamo, rafforziamo e allunghiamo i muscoli para vertebrali e obliqui responsabili di buona parte del nostro atteggiamento posturale e ridoniamo loro elasticità e tono.


Un muscolo in particolare su cui agiscono le torsioni è il diaframma, muscolo striato cupoliforme che grazie ad esse diviene più flessibile ed elastico . Durante la torsione l'azione meccanica esercitata sul diaframma permette di sbloccare schemi e respiratori inconsci, ne aumenta l'elasticita’ e favorisce una maggiore consapevolezza del respiro. Anche le costole sul lato opposto della torsione si aprono e i muscoli intercostali vengono sbloccati con conseguenze effetto sulla rieducazione respiratoria.



Dal punto di vista mentale le torsioni rappresentano la possibilità di guardarci intorno per orientarci , osservare le cose in direzioni diverse , valutare le differenti possibilità , guardarci indietro ,rimettersi in discussione sciogliendo quei blocchi emotivi che ci rendono rigidi, ampliando maggiormente la nostra visuale di vita. Aprendo il petto, le spalle e la schiena rilasciamo tensioni immagazzinate nel nostro corpo liberandoci da stress e ansia. Se questo movimento è abbinato a una profonda e lenta respirazione gli effetti benefici saranno ancora più evidenti.

Nonostante gli innumerevoli benefici e importante prestare attenzione durante l’esecuzione delle torsioni per praticare correttamente


E’ importante dunque durante esecuzione :


  • Mantenere la colonna dritta e allungarla verso l’alto mentre la si ruota in maniera da non creare disallineamenti tra le vertebre e i dischi.

  • Usare l’inspirazione per allungare la colonna ed espandere il torace e l’espirazione per creare spazio per la rotazione svuotando l'addome.

  • Proteggere l'articolazione sacroiliaca rilassando la muscolatura intorno alle anche, alla colonna e all’addome e ruotando il bacino nella stessa direzione della torsione evitando stress in questa zona

  • Percepire e ascoltare le sensazioni di questa regione corporea e non forzare mai l’esecuzione.

Buona pratica!!



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