La primavera è alle porte e come per la natura anche il nostro corpo si prepara a trasformarsi energicamente. Si associa la primavera alla rinascita, alla luminosità, alla gioia, perchè è grazie alla sua energia espansiva e ascendente se i semi riescono a germogliare e le gemme a spuntare e si nella Medicina Tradizionale Cinese infatti il periodo dell’elemento Legno o Albero a cui sono collegati gli organi di Fegato e Cistifellea.
Questo elemento rappresenta la fase attiva del movimento verso l’alto e verso l’esterno, il modo in cui la natura rinasce nella primavera, gli alberi fioriscono, i giorni si fanno più lunghi e il ghiaccio si trasforma in fiumi. E’ il movimento dell’energia che da potenziale diventa attivo. Rappresenta l’infanzia e la crescita. E’ il tenero filo d’erba che germoglia in primavera bucando il terreno ancora duro e gelido.
E il fegato è l’organo strategico del metabolismo, presiede all’immunità, comanda i muscoli e i tendini a cui dona elasticità e dinamismo, conserva la qualità del sangue si proietta all’esterno della persona tramite gli organi genitali, gli occhi e le unghie.
È in relazione con gli spiriti del cielo che lasciano la loro traccia nell’uomo proprio nel Fegato che ospita lo Hun, una forza che ci riporta alla nostra origine celeste portando in dote la necessità di andare oltre noi stessi per vedere più lontano, per cercare relazioni e soddisfare bisogni spirituali.
L’energia della primavera è il Vento, che con la sua forza ci scuote dalla pausa dell’inverno dove l’energia è potenziale e ci aiuta a portare alla luce quelle energie che durante l’inverno si erano nascoste nella profondità, come il seme sotto la terra, pronto a diventare una splendida piantina.
Il Qi (energia) del Fegato deve, come l’energia del Vento, essere mobile, vivace, andare e venire senza ostacoli alla sua circolazione. In primavera la sua energia deve predominare sulle altre e una sua insufficienza porterà necessariamente al manifestarsi di patologie.
Questa energia rappresenta la fase attiva del movimento verso l’alto e verso l’esterno, il modo in cui la natura rinasce nella primavera, gli alberi fioriscono, i giorni si fanno più lunghi e il ghiaccio che aveva cominciato a sciogliersi, formerà fiumi e cascate. Rappresenta l’infanzia e la crescita. E’ il tenero filo d’erba che germoglia in primavera bucando il terreno ancora duro e gelido.
L’arte della vita secondo le stagioni
Secondo il grande “classico” della Medicina Tradizionale Cinese , Neijing Suwen, nei consigli stagionali dice:
“I Tre mesi della Primavera sono chiamati: zampillare e spiegare; Cielo e Terra insieme producono la vita, i Diecimila esseri ne risplendono. Alla notte ci si corica, all’alba ci si alza; si misura il cortile a lunghi passi, capelli sciolti il corpo in libertà. Si esercita il proprio volere per l’impulso della vita: per vivere e non uccidere, dare e non togliere, ricompensare e non punire. Così ci si conforma ai soffi della Primavera, via per il mantenimento dello slancio vitale. Andare contro corrente porterebbe danno al fegato; causando in estate, lesioni dovute al freddo, per insufficienza di apporto alla crescita”. (C. Larre - E. R. De La Vallée - “Huangdi Neijing Suwen - Le Domande Semplici dell'Imperatore Giallo” - Ed. Jaca Book)
Così il consiglio è quello di alleggerire il corpo e la mente, di far fiorire ciò che abbiamo dentro con leggerezza, la primavera ravviva e il Cielo e la terra rinascono. E’ consigliato di alzarsi presto e andare a dormire presto, camminare con abiti comodi e “capelli al vento”, suggerendoci di sentirci liberi, per ricevere al meglio l’energia fresca e rinvigorente della primavera. Dato che questa è la stagione in cui le energie universali si rinnovano e ringiovaniscono, ciascuno dovrebbe cercare di corrispondere direttamente con il proprio essere, rimanendo aperto al nuovo e alla scoperta di sè e non bloccato, sia fisicamente che emotivamente.
Sviluppare la gratitudine e l’equanimità per trasformare la rabbia (che è l’emozione collegata a questo elemento se non è armonico)
Dieta leggera fresca e ricca di verdure a foglia verde.
E per ritrovare la corrispondenza con il proprio essere, per avvicinarci alla nostra anima e farla fiorire, è utile prendersi un pò di tempo e dedicarsi ad attimi di contemplazione, coccolarsi e ritrovare il nostro centro.
Un albero cresce bene quando ha radici forti!!!
Nei prossimi articoli vedremo le pratiche di depurazione e gli esercizi adatti alla primavera, cibi e trattamenti per purificare il corpo e il sistema linfatico!
Namaskar
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